Danza Del Ventre
Il Raqs Sharqi più comunemente nota come Danza del Ventre o Bellydance è una danza che è nata nei paesi del Medioriente e si è diffusa in tutto il mondo. Gioco, mistero, seduzione, benessere psicofisico, complicità, sorellanza, armonia, equilibrio, femminilità, sono solo alcuni degli aspetti che contraddistinguono quest' arte.I movimenti sono sinuosi e rievocano le figure del cerchi, dell'otto, delle onde e più in generale della natura; favoriscono il fluire dell'energia attraverso i chakra, mentre gli accenti e le vibrazioni sviluppano un senso del radicamento fondamentale per chi ricerca in contatto con la parte più profonda di se. I passi di danza sono accompagnati sempre da musiche scelte per favorire da un lato il rilassamento del corpo oppure dall'accelerazione e/o sovrapposizione dei movimenti. Attraverso le lezioni e la pratica si imparano sequenze di passi e coreografie che rispecchiamo le particolari sonorità degli strumenti mediorientali fino ad arrivare all'improvvisazione; passo dopo passo si arriva a compiere un viaggio dentro se stesse, riscoprendo la dea danzante che c'è in ciascuna di noi.
Durante l'anno si utilizzano accessori come il velo, le ali di Iside, il bastone, il candelabro, la spada, la melaya caratteristici sia del folklore che della danza classica egiziana e/o moderna. A lezione non può mancare la cinturina con le medagliette che viene legata ai fianchi per esaltare i movimenti del bacino, accenti e vibrazioni. Trovare un'ora del proprio tempo da dedicare alla danza del ventre significa regalarsi del tempo per se stesse e per il proprio benessere, per riscoprire il piacere di stare a proprio agio con il proprio corpo e in totale armonia con la propria anima.
La danza del ventre è adatta a tutte le donne di qualunque età e forma perché la bellezza della Donna risiede anche solo in uno sguardo, in un sorriso, in un fianco sinuoso o in una mano tesa verso lo spettatore.
I corsi si terrano il martedì dalle ore 20:15 alle 21:30
L'insegnate Fulvia Grassi in arte "Aschanty".
